Sapeva fare nodi alla marinara
cazzare rande e ripassare bugne
non sapendo di nuvole
quel tanto da imparare le tempeste
errava di bolina
per scontare miracoli
così da poter essere acclamata
santa dei giorni dispari.
Resse il fasciame ma la velatura
fu divelta coll’albero maestro
e le sirene
ebbero gambe a dipartire il mare
i pesci quando piangono
hanno lacrime d’aria
le polene si arrendono agli abissi
non sanno camminare.
(p.68 “Mi hanno detto di Ofelia” Smasher -2012)
Esistono gli eroi?
Sì… purtroppo esistono coloro che ci cascano.
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Per scontare miracoli
– che le sono distanti e al massimo la sfiorano d’istanti –
s’è ritrovata calata in giorni dispari d’anni bisesti…
perché d’affetti e d’intelletto sono pochi gli onesti.
Tutti ascoltano volentieri Scilla e Cariddi
– sono belle e affascinanti le sirene –
non importa se il loro canto inganna…
lei è donna vera e non v’era altra speranza.
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grazie di averlo ribloggato.
le sirene ingannano gli eroi, non le polene…
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L’ha ribloggato su lementelettriche.
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La tempesta perfetta, la nostra imperfezione: per quanto ci sforziamo, e il ritmo ci fa danzare, restiamo improvvisate , volontà insicure, sicuramente impreparate.
Narda
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un po’ come sirene che non sanno nuotare…
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contemporaneamente delicato e potente!
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grazie 🙂
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L’ha ribloggato su girobloggandoe ha commentato:
🙂
http://www.girobloggando.blogspot.com
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grazie!
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