Memorie d’universo e di meringhe

arancio - by criBo

genetiche a spirali
un filo svolto
si diventa virgole
affamate di vita a lieto fne
nome e cognome please
si documenta
per ogni convenzione ed attinenza
tipo ricette ad hoc
per fare l’uomo vitruviano o l’uovo
_quel poco che si sa di corpi e chiare_
un pizzico di sale

tutti montati a neve
un frullatore di violenza il mondo

qui dovrei
non farmela passare troppo liscia
se per dimenticare
chiudo la porta su dolore e grida
_e resto immota_
segnata sulla riga a tacche zero

il tempo uccide
smonta universi e cromosomi
il cielo e l’uomo
minuto per minuto

.

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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11 risposte a Memorie d’universo e di meringhe

  1. Paola Cingolani ha detto:

    il tempo uccide
    smonta universi e cromosomi
    il cielo e l’uomo
    minuto per minuto

    la nostra condizione d’impotenza totale
    aiuta il tempo
    è una lentissima erosione
    che riesce a farci stare tanto male

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  2. ludmillarte ha detto:

    ti dico solo: potentissima (oltreché, almeno per me, davvero molto molto bella). ti abbraccio. Lud

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  3. gelsobianco ha detto:

    Io sento questa bella bella poesia come romeoraja.
    Lui ha scritto così bene sul “compromesso che bisogna fare o accettare…”
    “sembra gridare: siamo umani.” Sì, concordo.
    Perché io dovrei postare parole diverse per dire esattamente ciò che lui esprime? Sarebbe superfluo.

    Al solito immagini uniche.
    Il titolo della poesia potrebbe essere il nome del dipinto.

    gb

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  4. cristina bove ha detto:

    grazie, Romeo, di aver evidenziato anche l’aspetto dualistico.
    il compromesso è l’inevitabile scotto da pagare.
    ciao

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  5. romeoraja ha detto:

    ho sgranato gli occhi, bellissima. Un compromesso, il compromesso che bisogna fare o accettare per continuare a vivere quando sei impotente per necessità o sfinimento. sembra gridare: siamo umani. brava.

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  6. carmen ha detto:

    tutti montati a neve
    un frullatore di violenza il mondo!!!
    Ma come ti vengono certe idee?
    Da oggi in poi, quando mi guarderò allo specchio, non potrò fare a meno di vedermi “bianca schiuma d’albume”!
    car
    PS: che poi, a guardar bene, se non mi tingessi i capelli, sarei (quasi) proprio così!!!

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  7. fattorina1 ha detto:

    C’è un profonto abisso fra la prima e la seconda strofa, abisso non segnalato direi, manca la spaziatura; restiamo a farci abbracciare da un tempo che piano ci ingoia.. Non manca la tentazione della fuga, nessuno si vuole consegnare inetto ma ” chiudo la porta su dolore e grida
    _e resto immota_
    segnata sulla riga a tacche zero”
    Narda

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    • cristina bove ha detto:

      non mi ero accorta dello stacco, chissà come funziona la mente quando si scrivono versi…
      stare in apnea, questo mi sembra, a volte, d’essere ferma tra un respiro e l’altro, magari sentendomi un po’ in colpa per starmene in disparte, mentre là fuori…

      ma forse è questione di sopravvivenza
      grazie, Narda

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