alle mura di Babilonia

castle -by criBo

sono due                                                 le porte
una è per gli ignudi                              l’altra
per i raccomandati in vesti d’oro   e santi
dell’ultima stagione                   sedicenti
figli di dio              patente e passaporto
han dato in cambio un orto triangolare
appena un poco arato         seminuovo
un bruco battezzato                 prediletto
i cefalocordati senza bocca          né carie
un pensiero intestino cloacale            sfatto
lo mettono adagiato sul cestino              tulle
viole e marzapane a pecorelle
nelle pagine intonse scrivono madrigali
a forma di rondoni

la porta per gli ignudi è trasparente
non c’è parola scritta nel cristallo
s’entra spogli di tutto
s’entra così svestiti d’ogni chissà e perché
pagando punti bianchi
al dio delle dogane

.

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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21 risposte a alle mura di Babilonia

  1. lementelettriche ha detto:

    Ogni volta è una magia nuova, anche se ti ho letta già ❤

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  2. theallamente ha detto:

    due porte e sceglieremo sempre quella sbagliata, temo, perchè è il dilemma insolubile fra l’essere e l’avere. Tutti scegliamo l’essere e agiamo l’avere, tranne qualche santo e quanche saggio.
    baci

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  3. cristina bove ha detto:

    speriamo, Piera, altrimenti si fa sempre pù dfficille vivere.
    un abbraccio

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  4. pieramariachessa ha detto:

    Cri, che bellezza, ma se ci penso fa rima con amarezza. Un’analisi in qualche modo spietata, senz’altro dura. Mi chiedo se sarà sempre così, o se da illusa potrò (potremo) sperare in qualche cambiamento!
    Versi davvero belli.
    Ciao
    Piera

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  5. cheneps ha detto:

    Le tue parole mi appaiono quasi sempre dense di significati anche reconditi, per cui meriterebbero da parte mia ricerche approfondite.
    Nell’impossibilità contingente di farlo, spesso leggo e resto muta. Di questa mi porto “la porta per gli ignudi è trasparente”.
    ciao
    franca

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  6. …nella veste grafica ho visto un’apertura di ali (sulla destra) quasi ad accompagnare il volo delle ali dell’immagine …. in apertura totale e la poesia si fa manto che copre la miseria degli uomini.

    grazie Cristina.

    sono due le porte
    una è per gli ignudi l’altra
    per i raccomandati in vesti d’oro e santi
    dell’ultima stagione sedicenti
    figli di dio patente e passaporto
    han dato in cambio un orto triangolare
    appena un poco arato seminuovo
    un bruco battezzato prediletto
    i cefalocordati senza bocca né carie
    un pensiero intestino cloacale sfatto
    lo mettono adagiato sul cestino tulle

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  7. domenica luise ha detto:

    Il Dio che ama non è ingannabile, non si impressiona per gli ori né per i santi del calendario o per le vesti eleganti. Non lo disgustano gli ignudi. Una quasi bambina, ieri mattina, invece di entrare a scuola è entrata nella tomba, figlia unica, sedici anni: mi piace immaginarla con grandi ali che oltrepassa la porta innocente. E sono sicura di non sbagliarmi e che le mie non sono speranze inutili. Questo mondo è troppo deturpato dalla malvagità umana, non bastavano le catastrofi naturali, anche le bombe del terrorismo davanti alle scuole. Che vadano all’altro mondo tutti adorni, precipiteranno per sempre. Svergognati. Gli auguro la porta larga e un bell’inferno sulla graticola.

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    • cristina bove ha detto:

      questa poesia è stata scritta una decina di giorni fa, la tenevo in disparte pensando che fosse troppo dura.
      l’ho messa oggi perché ero indignata per i fatti di Brindisi, ma sinceramente non solo per questo.
      la porta cui mi riferisco è quella che si può varcare solo se si perde ogni riferimento attuale, solo se si è inermi e aperti alla conoscenza, ma senza orpelli, senza cattedre né appartenenze a circoli.
      ne abbiamo avuto un assaggio: davanti a quella porta c’è solo la nostra coscienza, la nostra capacità di vedere la realtà per quella che è.
      non per quella che romanticamente teorizzammo.

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  8. massimobotturi ha detto:

    è come una danza

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  9. rossella ha detto:

    Un’immagine da sballo e una poesia da brivido, cristina cara. Due porte d’ingresso? Nessun imbarazzo per la scelta. Io entro con gli ignudi, certa di trovarmi in ottima compagnia. Un bacio e buona domenica, cara

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  10. maria d'ambra ha detto:

    Sembra di vederle le due colonne, così diverse, davanti alle porte, una chiassosa, addobbata, offensiva, salmodiante, bardata del pesante fardello dell’apparenza urlata e imposta a tutti, sempre intenta a proporre il mercimonio di se stessa, come se fosse cosa pregiata e ambita e sempre pronta a far vibrare l’altisonante parola bugiarda che tradisce e l’altra composta, sobria, luminosa e libera che non si lascia niente alle spalle, né cerca di arraffare l’aria con le mani protese e avide…
    nella domanda c’è già la risposta, ma è un sapere che va oltre la mente strutturata… solo spogli di tutto si può attraversare finalmente la soglia per (ri)trovarsi al cospetto di se stessi…
    un abbraccio

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    • cristina bove ha detto:

      il guaio è, cara Maria, che la fila davanti a quella porta chiassosa è molto più nutrita di quella senza addobbi e senza maschere.
      se la natura dell’uomo porta a questo, vuol dire che non ci sono stati a tutt’oggi convincimenti lucidi sulla natura umana.
      i salmodianti credono di avere l’accesso al paradiso o al nirvana, e per questo lasciano in mano alle forze oscure il governo dell’umanità.
      purtroppo sono ancora in pochi ad avere il coraggio di “vedersi” come realmente si è, e vedere quanto è nascosto sotto ori e marmi e logge e sistemi bancari, ecc…
      abbraccio

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  11. carmen ha detto:

    “Scrivono madrigali a forma di rondoni”, come quello che hai formato su in alto a destra.
    E io stamattina ce l’ho su con i “santi”(?) inquisitori… ho letto tempo fa un libro molto bello su Artemisia Gentileschi e poco fa ne ho scritto.
    Non ha niente a che fare con la tua, sempre molto elaborata e ricca, tranne che per chi canta madrigali e intanto… posso dirlo?… forte? (fotte!)
    Ciao
    car

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    • cristina bove ha detto:

      quelli che cantano madrigali e intanto fottono, quelli sono i parassiti dell’umanità.
      ma non riusciremo a liberarcene, perché l’ignoranza in cui si tiene volutamente il popolo, è funzionale alla loro longa manus.
      proviamoci a ribellare, proviamo a insegnare ai giovani quali sono le connivenze tra capitalismo, religione e stato mafioso, ed ecco che la reazione si scatena.
      i mandatari delle stragi non saranno mai scoperti.
      ciao

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