Partire di notte

si viaggia con circospezione
per non correre il rischio d’inciampare
nel mondo che non ci riguarda, fuori
svezzano i figli con le corde, i vecchi
li portano allo smorzo
mi fa paura il dire e l’inveire delle sacre vestali
il malumore dei druidigli anatemi dai podi

un nome stretto nella mano destra
la carità pelosa di chi conta
bisogna stare attentie abbassare lo sguardo
c’è chi ti maledice se ottieni un po’ di luce
meglio parlare sottovoce
d’una morte annunciata
se dalle porte subito richiuse
girano chiavi nelle toppea quattro mandate

vacillo
la mano che fu tesa mi respinge
quindi mi scrivo in versi sincopati
e mi respiro piano

.

.

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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31 risposte a Partire di notte

  1. carmen ha detto:

    Quel “partire di notte” io l’ho interpretato in senso metaforico, come… partire con la mente e fare -dei pensieri notturni- vera poesia.
    car

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  2. elis19mr ha detto:

    Allegoria che diventa introspezione. Ed è subito poesia!

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  3. theallamente ha detto:

    questa non luce, questo buio, allora speriamo ci protegga dagli sguardi dei ladri
    baci

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  4. gavino ha detto:

    …partire di notte….una volta era anche un piacere, meno gente, meno ombre, che oggi, al contrario, popolano la nostra vita anche di giorno ed i risultati (notizie nefaste e quotidiane) sono sotto i nostri occhi, ahimè!
    Versi che emanano forza, volontà, presenza.
    Grazie Cristina

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  5. Anonimo ha detto:

    Mi piace molto l’immagine, la poesia mi trasmette una tua amarezza e non tutti i versi mi sono chiari, ma è giusto che in poesia non si comprenda tutto! Il fascino rimane, come sempre, sei sempre la solita perla che brilla assai nel mondo della Poesia.
    P.S. Mi piace molto il ..”nome stretto nella mano destra”.. Ancora un abbraccio!
    Gio

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  6. maria d'ambra ha detto:

    Cri, la sacerdotessa della parola spirituale, mi ha insegnato che queste sono cose di nessuna importanza… basta ricordare chi “sei”… il resto verrà da sé…
    bacio

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  7. annitapoz ha detto:

    Tremendamente bella questa tua poesia!

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  8. atward51 ha detto:

    Si nasce all’alba d’un giorno, nella luce tiepida, e nella luce nulla vale più di quel che siamo, alla faccia di druidi e vestali.
    Un caro saluto

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  9. lallaerre ha detto:

    Un modo incredibilmente bello ed efficace di esprimere una profonda condivisibile amarezza.

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  10. domenica luise ha detto:

    Eppure, malgrado tutto, nel tunnel di pietra c’è uno squarcio di cielo e d’azzurro. Chi è diventata sottile può volare da qualsiasi fessura perché cos’è la nostra vita terrena se non questo continuo partire di notte e, così frequentemente, abbandonare la mano che prima ci era sembrata sicura? Chi ama dice: per sempre. Invece chi ha vissuto più a lungo sa come tutto può cambiare o finire, e questo senza nemmeno incomprensioni o cattiveria, la vita distoglie, cambia le carte in tavola, gli amori e le amicizie si logorano e talora si spezzano. L’importante è non smettere di ripartire, per quanto la notte sia profonda.

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    • cristina bove ha detto:

      “cos’è la nostra vita terrena se non questo continuo partire di notte”…

      proprio così, cara Mimma, si viaggia fuori dalla quotidianità, ci si addentra il più possibile in dimensioni altre.
      un amore, un’amicizia, se sono veri perdurano anche se cambiano le modalità di rapporto. il “sempre” assume altri significati.
      perfino una madre sa che ai figli lontani non si può pensare con la stessa assiduità di quando si viveva insieme
      nei rapporti d’amore e di amicizia, alla fase di innamoramento subentra quella pacata dell’amore, che non ha bisogno di verifiche continue, esiste, si sa.

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  11. rossellafiorillo ha detto:

    Cris, già l’immagine è un incanto. In che brutto mondo viviamo, a pensarci viene lo sconforto….Indifferenza, gelosie, assoluta assenza di pietà o carità.
    Meno male che possiamo sguazzare nella poesia. Questa tua, pur se malinconica, è stupenda. Baci baci

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  12. carmen ha detto:

    Molto forte si sente qui la tua voce. Sai dire con eleganza cose che meriterebbero tanta alta denuncia come invettiva; la sento pienamente e ne partecipo, stamattina in modo particolare, dopo aver ascoltato per radio cose assurde.
    Bel colpo! assestato sottovoce, ma con che sottovoce!!!
    Bravissima
    Car

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  13. guido mura ha detto:

    Ma è possibile che questo mondo non riesca a fare a meno di druidi e vestali?

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  14. massimobotturi ha detto:

    ecco la cadenza che adoro

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  15. Anna Maria Curci ha detto:

    Se pur si fa sommessa la tua voce,
    è vibrante il ‘j’accuse’ ai vani, alteri,
    a chi ricusa e oblia, aux précieuses
    ridicules d’eterne mode min-cul-pop.

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  16. aitanblog ha detto:

    Temo di avere i tuoi stessi timori (anche se in forma meno densa e sincopata).

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