sPunti cardinali

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Sono giorni in dislivello perenne
le direttrici sfumano
poggiati alla barriera
preciterebbero di sotto appena si
volgessero le spalle
i dodici pensieri –come gli apostoli-
custodi dei sentieri apocrifi
che poi falsi di spazio e non
di vero scrivere sui muri striature di sangue
passaggi in galleria
le medesime cose starnutite dis_tratte

sono giorni di luttuosità permanente
tanto che
ci si convive ma
le conseguenze  hanno lacci spaiati
fiammiferi defosforati nei cassetti
e stanze appollaiate alle finestre
a nord dell’innocenza
a sud della disfatta
a est della miseria mai risolta
a ovest nell’attesa del capitolare il sole
come se mai di un’alba avesse il senso.

Portaci a giorni innocui
nascemmo per esilio di sorprese
__a noi stessi lo fummo__
appena c’incontrammo così nudi e raminghi
da non avere un nome da coprirci
durevolmente il capo
siamo fumo di quelli che le nuvole
inseguono con scarsa simpatia
e non abbiamo ancora concepito
un progetto di noi che ci sottragga ai tuoi.

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da Mauro Antonio Miglieruolo

l’appuntamento del giovedi

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Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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19 risposte a sPunti cardinali

  1. lementelettriche ha detto:

    Un progetto di noi che ci sottragga ai tuoi ❤
    magari, sarebbe stato bello…

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  2. annamaria ha detto:

    Cara Cristina che con la poesia dai voce alle sofferenze di questa società e lo fai con classe unica che penetra il cuore. “Sono giorni di luttuosità permanente”, dici bene cara, ormai solo notizie luttuose: l’uomo perisce ingiustamente per incuria e distrazione di un altro essere umano, se si morisse di vecchiaia sarebbe giusto, ma così…
    un abbraccio pieno di ammirazione
    annamaria

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  3. cristina bove ha detto:

    Falco
    e siamo, nella scacchiera, parte del suo mistero…
    Il sole è testimone dei nostri infiniti ritorni.

    Franca
    di questo insensato crederci…

    Anna Maria
    colei che è bandita e, malgrado ciò, continua imperterrita la sua opera…
    e la poesia rivoluziona il mondo con la sua follia.

    Mirka

    l’universo pluridimensionale ci contiene, ne siamo parte, noi stessi particelle di luce, anche se spesso inconsapevoli.
    Un abbraccio di buona giornata

    The
    quel passo ci costa il limite del tempo
    quel passo è però conoscenza e vita.
    baci

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  4. theallamente ha detto:

    la rosa dei venti in poesia: terra e aria insieme, acqua e fuoco in nessuna opposizione. Disorientamento e solidità.
    Un solo passo ancora: l’universo.
    baci

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  5. Bianca 2007 ha detto:

    Eppure…
    verrà il tempo dove il tormento per la lontananza della quarta Dimensione cesserà,per far posto non a pedine ma alla luce.
    Un grande abbraccio,Mirka

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  6. Anna Maria ha detto:

    In vier Himmelsrichtungen geht der Blick der Verbannten,
    die das Angesicht der fortwährenden Trauer nicht scheut.

    Ai quattro punti cardinali va lo sguardo di colei che è bandita
    e che non teme il cospetto del lutto permanente.

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  7. cheneps ha detto:

    …di questo insensato fare…

    grandi versi.

    franca

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  8. falconieredelbosco ha detto:

    pedine bianche, pedine nere
    nudi e raminghi
    saltando mangiamo diventando più grandi
    saltando ci mangiano e siamo mucchietti ai quattro lati della scacchiera
    nord, est, sud, ovest

    il ritorno del sole è sempre una nuova partenza

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  9. cristina bove ha detto:

    Massimo
    Detto da te. È quanto!…

    Carmen

    Io approfondisco-sprofondo, e tu mi vedi in alto… più illusorio di un disegno di Escher…
    Un abbraccio, reale.

    Marzia
    Piacere di averti ispirato l’immersione… adesso ci vorrebbe Bach.
    O un bel teorema di Gödel…
    A tua volta mi ispiri, vedi?

    Cettina
    grazie a te, di aver dato risalto a questi versi.
    Un abbraccio

    Piero

    Bello non può mai essere offensivo, ma capisco bene ciò che esprimono le tue parole, e ti ringrazio tanto.
    Non credo sia di Grohe le cui opere tra trompe-l’oeil e illusioni anamorfiche sono straordinarie tutte.
    è un’opera di Escher.

    Vincenzo
    È bello altrettanto sapere che ci stai bene, tra le mie parole.

    Rossella
    Non immaginavo una possibile utilità dell’influenza, non in questo senso, almeno…
    Anche perché dovrei dire che mi fa piacere che tu sia malata…
    Ma sapendo che mi leggi con piacere anche quando sei sana, ti ringrazio e ti stringo in un forte abbraccio.

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  10. rossellafiorillo ha detto:

    Comprendi ora a cosa serve l’influenza,cri? Non avrei mai potuto godere della lettura di questa poesia.

    BELLA da togliere il fiato
    VERA perché descrive lo sconcerto, la disperazione di tutti noi
    GENIALE (anche se è già stato detto) soprattutto negl ultimi due versi perché con l’aria più candida di quella di un bambino, dici praticamente al Capo: ubi maior, minor cessat.

    Un bacio e complimentissimi, rossella

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  11. Vincenzo Errico ha detto:

    Perdersi tra le tue parole è bello.

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  12. Anonimo ha detto:

    Domanda: è di Eric Grohe quell’azzeccatissimo dipinto ? Piero

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  13. Anonimo ha detto:

    Troppo facile dire bella. E magari anche offensivo. Profonda riflessione sul nostro essere e su quel destino che non riusciamo a mutare. Affascina sempre la lettura delle tue poesie, qui c’è tutto il nostro smarrimento. Piero

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  14. lampi di genio – come scrive Massimo Botturi

    a nord dell’innocenza
    a sud della disfatta
    a est della miseria mai risolta
    a ovest nell’attesa del capitolare il sole
    come se mai di un’alba avesse il senso

    grazie per questi versi, un abbraccio.

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  15. marzia ha detto:

    Mi incanta l’immagine che rimanda ad M.C.Escher, sai…la rimiro ancora prima di immergermi sotto le increspata superficie delle parole alla ricerca delle tue emozioni come una tuffatrice che va per coralli..

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  16. carmen ha detto:

    Veramente da leggere e gustare verso per verso, parola per parola, a cominciare dal titolo, dove i Punti cardinali diventano spunti per approfondire una conoscenza di noi stessi e del mondo.
    E quando potrebbe sembrare che stai parlando di cose comuni, poi ti alzi in volo e ci lasci ad occhi in su a guardare fin dove arrivi. E ogni volta… più in alto!
    Buon dì, nonostante ciò che non va.
    un abbraccio
    car

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  17. massimo botturi ha detto:

    ci sono s-punti di una modernità, garbata, lampi di genio
    si può dire?

    ma si

    🙂

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