L’arresto

fantasmi - by criBo

Correvano tutti
per la strada in salita
le sillabe dei nomi appiccicate addosso
io qui io lì io su io giù
leggimi e dimmi e battimi le mani

ed io chi sono
in questa scena dell’assurdo?

io che sapevo luci oltre la porta e visto
dal soffitto il mio corpo
farsi lontano e scorrere di sabbia

un’altra casa
per abitarmi dirimpetto
inchiacchierarmi come una comare
tra l’inquilina di me stessa e il tutto

scambio di gesti
qualche parola di compiacimento
un saluto d’effimero interrotto

il petto mio ch’è l’unica dimora
per sfuggire alla ressa
e non sarà per giungere al traguardo
ma un nascondiglio ancora.

 

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Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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23 risposte a L’arresto

  1. lementelettriche ha detto:

    Mi sono trovata arrestata e rilasciata – e succederà ancora.
    Nessuno mi ha nemmeno mai notificato lo stato di fermo.
    Poi – d’improvviso – m’hanno sbattuta fuori: assolta?
    No. Vivo di contrabbando, sono qui con una vita ai domiciliari.
    Forse perché le patrie galere sono troppo sovraffollate… forse.
    O forse solo perché sono una che reitera e non c’è fretta alcuna.

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  2. tizianatius ha detto:

    Nuovo scricchiolìo di piedi incerti, bella! Un saluto Tiziana

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  3. cristina bove ha detto:

    vi ringrazio tutti!

    la connessione è finalmente a posto, il telefono ancora no.

    Non sono al meglio per tanti motivi, anche se grata alla vita e ai miei figli che mi consentono di vivere in una casa confortevole e mi aiutano in tutti i sensi.

    Scrivo, e questo mi aiuta molto.
    e vi ringrazio anche per la condivisione di pensieri ed emozioni.

    cri

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  4. Domenica Luise ha detto:

    Ti hanno sistemato telefono e internet oppure dobbiamo ancora tirare il collo? Io mi rigiravo nel letto finché non mi sono alzata del tutto, come spesso avviene. È iniziato un nuovo giorno identico agli altri, non mi sento entusiasta. Passerà. E sono sempre in tema con questa poesia:
    “il petto mio”

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  5. ioviracconto ha detto:

    Le case ci espellono, lasciando sfumare i pregi e i difetti che vi ponemmo, o svolgendo per loro conto, tradotte in geometrie, le nostre inespresse eventualità.
    La tua poesia mi dà grazia al cuore. Come sempre, del resto.
    Ciao amica mia…

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  6. fernirosso ha detto:

    dove sei Cristina? Quando torni?Mi manchi! ferni

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  7. annamaria49 ha detto:

    Bellissima poesia, descrive il tuo momento che anch’io ho vissuto. Vedrai questo cambiamento faticoso dopo ti piacerà: è stimolante il nuovo, cara Cristina.
    Ti lascio un abbraccio e ti auguro di riprenderti al più presto dalla grande fatica.
    Buon tutto
    con affetto
    annamaria

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  8. confessiogoliae ha detto:

    neppure i tremori della novità, l’ansia del naufragare su altre sponde, il timore dell’ignoto riescono ad offuscare la lucida bellezza del tuo versare…

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  9. turquoise66 ha detto:

    L’anima trasloca di continuo nel palazzo infinito delle emozioni e dei sentimenti, “tra l’inquilina di me stessa e il tutto”. Il viaggio interiore non termina mai, i traslochi per fortuna sì. Buona sistemazione e a presto.

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  10. albafucens ha detto:

    una nuova casa, un nuovo inizio 🙂

    versi bellissimi
    abitarmi dirimpetto…
    meraviglioso

    un abbraccio

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  11. …Ti penso, ciao Cristina.

    il petto mio ch’è l’unica dimora
    per sfuggire alla ressa
    e non sarà per giungere al traguardo
    ma un nascondiglio ancora

    un caro saluto.cettina.

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  12. frantzisca ha detto:

    “io qui io lì io su io giù
    leggimi e dimmi e battimi le mani”

    Questo passaggio mi ha fatto molto riflettere, mi sono chiesta cosa ci sia dietro questo umano bisogno di affermare se stessi a tutti i costi, forse la necessità di sentirsi attraverso la comunicazione , l’assenso, o perfino il dissenso dell’altro, in qualche modo “vivi”
    Di immaginare una parte di noi così come la percepisce un altro, oppure la paura di non esserci, di non riuscire a lasciare traccia di noi.
    E se invece questo continuo comunicare sia semplicemente il filo che ognuno di noi tende per creare quel legame cosmico che fa di noi il “tutto”? Forse dietro quel ribadire in continuazione l’ego c’è solo una grande solitudine, una mancanza di maturazione che fa di noi bambini alle prime armi con l’abaco dell’esistenza, e a volte non basta essere andati “oltre” o “altrove” aver percepito
    con chiarezza, aver avuto per qualche istante in mano la chiave della conoscenza, ché le contingenze quotidiane, l’umana sofferenza, riportano nubi grigie su quella chiarezza.
    Questa tua stupenda poesia m’inoltra in altri e più vasti sentieri, da ponderare a lungo, posso solo dirti che alla fine, giungo alla conclusione che il mistero resta sempre mistero, e che nel lasso di tempo di questa vita, e quel che è stato sin’ora è solo una vaga essenza della realtà.
    Scusa se ho sottolineato solo questi due versi pur essendoci altri passaggi più importanti, ma tu mi sai al riguardo.
    Un forte abbraccio

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  13. ninaesposition ha detto:

    Una gran voglia di “tagliare i nastri” per ritornare in quella luce splendente che non ferisce gli occhi, calda, viva, stimolante, che emana pace , amore, “com-prensione” assoluta… vedere dall’alto il vano affannarsi alla ricerca di effimeri successi e desiderare di distruggere la dimora di quest’asilo terreno e trasferirsi nella nuova abitazione… “l’altra”…
    Scherzi della stanchezza!
    La dimora del cuore offrirà ancora refrigerio, nascondendo ancora una volta l’affaticamento perchè “chi torna”, porta con sè conoscenza ed amore che rendono più positivi, capaci di affrontare gli aspetti sgradevoli della realtà con freddezza e lucidità!
    Forza!

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  14. rossellafiorillo ha detto:

    Questa Poesia è un capolavoro assoluto, ed ho fatto proprio bene a passare da te, ecco!!! Niente e nessuno, nessun cambiamento potrebbe scalfire la tua vena poetica. Scriveresti Poesia anche arrampicata su un albero di banane- Un bacio, Cris, tutto il mio affetto

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  15. cristina bove ha detto:

    Cari amici
    Avrò la possibilità di connettermi ancora fino a domani sera, da lunedì dovrò stare nella nuova casa, in attesa dei tecnici per i vari collegamenti e connessioni telefoniche.
    Non so quando potrò riprendere tutto come prima, magari meglio di prima, spero.
    Intanto vi ringrazio tutti. Mi siete immensamente cari.

    Carissima Carmen
    hai centrato in pieno ogni significato, come sempre, del resto.
    Hai presente quei filmati in cui si vede la folla muoversi velocemente, chi va chi viene, chi passa, in continuo alternarsi di persone, il tutto velocizzato al massimo?… Ecco.
    Sento il desiderio di uscirne, di recarmi in vetta a una montagna a guardare solo cielo e orizzonti sconfinati.
    Con poche altre anime solitarie e tacitamente attente alla Bellezza, all’Armonia.
    Spero che questo momento di stanchezza passi presto.
    Però è vero, mi sto rendendo conto che l’unica dimora stabile è il mio cuore.
    Finché ci sarà.
    Un abbraccio grande.

    Giacinta
    spero di reggere, la verità è che sono molto provata.
    Comunque c’è sempre una forza che sorprende me stessa. Un bacio.

    Aitan
    ci si ritrova facilmente, eh? A guardarsi intorno…
    Un abbraccio

    Mimma
    Capisco, i momenti difficili ci sospendono, a volte non ci fanno vedere chiaramente il nostro procedere. Ci vuole coraggio. Tu ne hai!
    Un abbraccio

    Zena
    Carissima! Non aggiungo altro. Un bacio

    Buone giornate a tutti
    cri

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  16. come è bella, Cristina.

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  17. domenica luise ha detto:

    Io l’ho proprio vissuto. È stato gradevole. Bella poesia, in tema col mio stato d’animo quotidiano.

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  18. aitan ha detto:

    Io mi ritrovo anche nella prima parte, ineffabile Cristina.

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  19. giacynta ha detto:

    Come mi ritrovo in quei tuoi ultimi versi. Forse questo può aiutare a reggere i traslochi. 🙂

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  20. carmen ha detto:

    Arresto nel senso di pausa – sosta – volontaria, anche se in qualche modo necessitata, ma anche arresto nel senso di fermo-obbligato da altri, da circostanze che ci hanno messo nei pasticci e così qualcuno ci arresta. 🙂
    O ancora, arresto nel senso che c’è talmente tanta ressa che non si può andare avanti…
    Fin qui il titolo.
    Propendo per la prima e terza ipotesi, però.
    La seconda è solo una possibilità remota che non può riguardare né i poeti, né i sedicenti poeti (anche se per questi ultimi non sarebbe male…!)
    Il resto è molto ironico, ma anche molto vero, come quando un tale che non conosco mi ha chiesto un’amicizia su fb e poi mi ha scritto: “guarda sulla mia pagina fb e troverai delle mie poesie, e poi altre notizie… concorsi, novità ecc.. Mi farebbe piacere sentire la tua opinione in merito…”
    Che ridere!
    Gli ho risposto che non sono molto assidua su fb (e allora era proprio vero!) ma dopo di che, silenzio assoluto!
    Credo che la maggior parte delle persone abbia bisogno di sentirsi dire qualcosa di positivo su quello che scrive, anche da persone sconosciute, chissà perché…!
    Tu, invece, rientri piano piano nella tua interiorità, dopo avere esternato quello che ti premeva dentro e in qualche modo ti senti rassicurata da questa tua dimora interiore, dove è piacevole sostare, arrestarsi.
    Buona giornata, Crì!
    car

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